Martedì 21 novembre alle ore 17, nella sede dell’Archivio di Stato di Pesaro via della Neviera 44
verrà presentato il volume
Jacopo Angelini, Ambiente e Monachesimo: storia ed evoluzione degli habitat dell’Appennino umbro marchigiano, edito da Visibilio di Maurizio Bolognini, 2023.
Il libro racconta, sulla base di fonti scientifiche e di una ricca bibliografia, la storia e l’evoluzione degli ecosistemi dell’Appennino degli ultimi 10.000 anni: si parla dell’importanza del monachesimo benedettino nella gestione e modellamento degli habitat appenninici dell’Alto medioevo, con 100 sintetiche schede dedicate ad altrettanti luoghi di culto del monachesimo nelle Marche, altre 29 schede riguardanti i Parchi, le riserve e i siti Natura 2000, e infine 25 schede di approfondimento storico e naturalistico.
Jacopo Angelini è studioso di storia dell’ambiente appenninico, faunista, ornitologo e viaggiatore esploratore dei principali ecosistemi paleartici dai Pirenei all’Himalaya.
Il libro è impreziosito dai disegni realizzati da Lorenzo Starnini, Monica Pieroni ed anche da Fulco Pratesi, presidente onorario del WWF Italia. Le numerose fotografie sono state realizzate sia dall’autore, che da Maurizio Bolognini, titolare della casa editrice Visibilio, editore e curatore del libro, e di altri numerosi esperti.
La lunga opera editoriale, di ricerca archivistica e sul campo viene dedicata alla memoria di due grandi zoologi: Bernardino Ragni dell’Università di Perugia e Massimo Pandolfi, dell’Università degli studi di Urbino prematuramente scomparsi e che, come cita l’autore, sono stati “guide per generazioni di naturalisti umbro-marchigiani”.
L’evento, organizzato dall’Archivio di Stato di Pesaro, con la collaborazione della Società pesarese di studi storici e della Sezione di Ancona del WWF, è dedicato in particolare alla memoria del pesarese Massimo Pandolfi, scomparso nel mese di novembre di un anno fa.
Laureato in Scienze naturali a Bologna, aveva speso i primi anni alla Tecneco a Fano, per poi dedicarsi all’insegnamento universitario a Urbino, per 25 anni fino alla pensione.
“Svolgeva le sue tante attività: di scrittore (si va dalla zoologia fantastica fino alla cucina tradizionale, ultima sua fatica era stata ‘Antologia dell’invisibile e altre meraviglie’), attivista (esponente di spicco del WWF), politico (aveva ricoperto il ruolo di consigliere regionale), progettista di ambienti naturali, di nuovo insegnante con le lezioni all’Unilit, i corsi al Liceo scientifico (a cui aveva donato la sua biblioteca di testi scientifici) e quelli di cucina antica. Pesaro con la scomparsa di Pandolfi perde un naturalista a tutto tondo, zoologo, botanico, ecologo, geologo, nel solco tracciato da Brilli Cattarini” (Ricordo di Mauro Ciccarelli «Il Resto del Carlino», 19 novembre 2022).
Grazie alla sua sensibilità, anche archivistica, presso la sede dell’Archivio di Stato di Pesaro, è conservato, dal 2014 l’archivio della sezione pesarese del WWF, con documenti dal 1969 al 2002, per un totale di 21 buste.